Tacchino ripieno

Una ricetta americana tradizionale che viene in genere preparata soprattutto per il Giorno del Ringraziamento…

Ma io adoro farla il giorno di Natale. Ricordarsi sempre di prenotare il tacchino con largo anticipo… Così grande non si trova facilmente!

Ingredienti

(Per 10-12 persone):

  • 1 tacchino da 5 kg
  • 250 g di pane
  • 200 g di burro
  • 1 cipolla
  • 2 coste di sedano
  • 1 cucchiaio di salvia fresca
  • brodo vegetale (acqua calda e dado q.b.)
  • 500 g di castagne precotte
  • prezzemolo q.b.
  • 150/200 g di burro ammorbidito (da spalmare sul tacchino)
  • sale e pepe

Per la salsa gravy:

  • 30 g di farina
  • 2 cucchiai di burro
  • succhi di cottura del tacchino
  • 500-700 ml di brodo
  • 200 ml di latte (circa)

Procedimento

Tagliare il pane a cubetti e lasciarlo seccare per una notte sulla placca del forno (oppure cuocerlo a 180° C per 10 minuti).

Sciogliere il burro in padella e soffriggervi la cipolla e il sedano tritati per una decina di minuti. Unire la salvia e un mestolo di brodo.

Con questo sugo irrorare il pane direttamente sulla placca del forno. Unire le castagne spezzettate e altro brodo in modo da amalgamare e ammorbidire il tutto. Bisogna lavorarlo un po’ con le mani.

Salare il tacchino internamente e spalmarlo esternamente con il burro ammorbidito. Bisogna imburrare il tacchino anche sotto la pelle in modo che la carne rimanga morbida in cottura.

Farcire il tacchino con il composto di pane e castagne e chiuderlo con gli stecchini di legno (meglio non riempirlo troppo, per evitare che in cottura la farcia si gonfi e fuoriesca). Non siate avari di burro, ma imburrate il tacchino con il burro a pomata anche sotto la pelle. Dev’essere bianco e lucido dappertutto… Il burro lo renderà croccante! Salare abbondantemente e pepare, poi legare le zampe con lo spago da cucina per tenerlo in forma.

Cuocere in forno a 200° C per 30 minuti, poi abbassare la temperatura a 180° C e bagnare il tacchino ogni 30 minuti, una volta con il brodo e una volta con il vino.
Dopo 1 ora incominciare a irorrarlo con i suoi succhi di cottura e continuare per altre 2 ore circa. Attenzione: se dovesse scurire troppo, coprirlo con la stagnola.
Una volta cotto, tirarlo fuori dal forno, coprirlo con la stagnola e farlo riposare nella teglia per circa 30 minuti.

Per la salsa gravy: raccogliere i succhi di cottura del tacchino e aspettare che l’olio si separi dal sugo (ci vorrà una decina di minuti). Eliminare l’olio con un cucchiaio o con un mestolo.
In una pentola tostare la farina con il burro, aggiungere poco per volta i succhi di cottura del tacchino e poi il brodo, quindi fare addensare la salsa sempre mescolando finché non ha raggiunto la consistenza di come se fosse una besciamella. Una volta spento il fuoco, aggiungere il latte per rendere la salsa più delicata.

Servire il tacchino con pannocchie, purea di patate dolci, fagiolini e corn bread.

Potrebbero interessarti

Tacchino ripieno

Una ricetta americana tradizionale che viene in genere preparata soprattutto per il Giorno del Ringraziamento…

Ma io adoro farla il giorno di Natale. Ricordarsi sempre di prenotare il tacchino con largo anticipo… Così grande non si trova facilmente!

Ingredienti

(Per 10-12 persone):

  • 1 tacchino da 5 kg
  • 250 g di pane
  • 200 g di burro
  • 1 cipolla
  • 2 coste di sedano
  • 1 cucchiaio di salvia fresca
  • brodo vegetale (acqua calda e dado q.b.)
  • 500 g di castagne precotte
  • prezzemolo q.b.
  • 150/200 g di burro ammorbidito (da spalmare sul tacchino)
  • sale e pepe

Per la salsa gravy:

  • 30 g di farina
  • 2 cucchiai di burro
  • succhi di cottura del tacchino
  • 500-700 ml di brodo
  • 200 ml di latte (circa)

Procedimento

Tagliare il pane a cubetti e lasciarlo seccare per una notte sulla placca del forno (oppure cuocerlo a 180° C per 10 minuti).

Sciogliere il burro in padella e soffriggervi la cipolla e il sedano tritati per una decina di minuti. Unire la salvia e un mestolo di brodo.

Con questo sugo irrorare il pane direttamente sulla placca del forno. Unire le castagne spezzettate e altro brodo in modo da amalgamare e ammorbidire il tutto. Bisogna lavorarlo un po’ con le mani.

Salare il tacchino internamente e spalmarlo esternamente con il burro ammorbidito. Bisogna imburrare il tacchino anche sotto la pelle in modo che la carne rimanga morbida in cottura.

Farcire il tacchino con il composto di pane e castagne e chiuderlo con gli stecchini di legno (meglio non riempirlo troppo, per evitare che in cottura la farcia si gonfi e fuoriesca). Non siate avari di burro, ma imburrate il tacchino con il burro a pomata anche sotto la pelle. Dev’essere bianco e lucido dappertutto… Il burro lo renderà croccante! Salare abbondantemente e pepare, poi legare le zampe con lo spago da cucina per tenerlo in forma.

Cuocere in forno a 200° C per 30 minuti, poi abbassare la temperatura a 180° C e bagnare il tacchino ogni 30 minuti, una volta con il brodo e una volta con il vino.
Dopo 1 ora incominciare a irorrarlo con i suoi succhi di cottura e continuare per altre 2 ore circa. Attenzione: se dovesse scurire troppo, coprirlo con la stagnola.
Una volta cotto, tirarlo fuori dal forno, coprirlo con la stagnola e farlo riposare nella teglia per circa 30 minuti.

Per la salsa gravy: raccogliere i succhi di cottura del tacchino e aspettare che l’olio si separi dal sugo (ci vorrà una decina di minuti). Eliminare l’olio con un cucchiaio o con un mestolo.
In una pentola tostare la farina con il burro, aggiungere poco per volta i succhi di cottura del tacchino e poi il brodo, quindi fare addensare la salsa sempre mescolando finché non ha raggiunto la consistenza di come se fosse una besciamella. Una volta spento il fuoco, aggiungere il latte per rendere la salsa più delicata.

Servire il tacchino con pannocchie, purea di patate dolci, fagiolini e corn bread.

Scopri anche

È uscito il mio nuovo libro!

Calcio e pepe. Insieme è meglio

«Siamo cresciuti, siamo diventati genitori, abbiamo trovato la nostra via nel lavoro, abbiamo lottato e pianto ma anche riso tantissimo. Perché ormai lo sappiamo da venticinque anni: insieme è meglio!»

In questo libro raccontano a due voci la loro storia, dal primo incontro nel 1996 fino al recente venticinquesimo anniversario di matrimonio. Aneddoti, incontri, viaggi, imprevisti, cambiamenti: Benedetta e Fabio ci fanno entrare nel loro mondo, svelando situazioni esilaranti, momenti felici, l’allegria del ménage famigliare, i traguardi raggiunti ma anche i momenti difficili superati insieme, lasciandoci l’eco di tante emozioni autentiche e di una passione condivisa per il sorriso.